Piano Triennale ICT 2024-2026: Supporto alla stesura del documento richiesto da AGID

Piano Triennale per l’informatica 2024-2026: Supporto alla stesura del documento richiesto da AGID

Con una notizia del 12 febbraio 2024 AGID ha annunciato l’aggiornamento 2024-2026 del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (o Piano Triennale per la Transizione Digitale).

Piano Triennale 2024-2026

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (o Piano Triennale per la Transizione Digitale) è LO strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale del Paese e, in particolare, quella della Pubblica Amministrazione italiana.

Il nuovo Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 presenta sostanziali cambiamenti nella struttura e approfondisce alcuni contenuti al fine di sostenere in maniera sempre più efficace le PA nel processo di implementazione e gestione dei servizi digitali.

Tante le novità, dall’organizzazione dell’ufficio per la Transizione Digitale all’intelligenza artificiale, senza dimenticare l’importanza della gestione documentale.

Piano Triennale per l’informatica nella PA 2024-2026: introduzione alla lettura del piano

Rispetto al precedente, il nuovo Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 presenta sostanziali cambiamenti nella struttura e approfondisce alcuni contenuti al fine di sostenere in maniera sempre più efficace le pubbliche amministrazioni nel processo di implementazione e gestione dei servizi digitali.

Per la prima volta, il Piano Triennale affronta nel dettaglio anche il tema dell’Intelligenza Artificiale, fornendo indicazioni e principi generali che dovranno essere adottati dalle amministrazioni e declinati in fase di applicazione, tenendo in considerazione lo scenario in rapida evoluzione.

Come sottolineato da AGID, il Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 è il risultato di un’attività di scambio e collaborazione tra amministrazioni e soggetti istituzionali che hanno preso parte ad un Tavolo di concertazione, con l’obiettivo di costituire una struttura permanente per un’azione continua di definizione dei contenuti e delle strategie indicate dal Piano stesso.

La strategia alla base del nuovo Piano Triennale (aggiornamento 2024-2026) nasce dalla necessità di ripensare alla programmazione della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni basata su nuove leve strategiche, tenendo conto di tutti gli attori coinvolti nella trasformazione digitale del Paese e degli obiettivi fissati per il 2030 dal percorso tracciato dalla Commissione europea per il Decennio Digitale.

Il Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 indica quindi le linee di azione (da seguire) per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese.

La struttura del Piano triennale 2024-2026, mantiene, ove possibile all’interno dei capitoli, la stessa impostazione delle precedenti edizioni:

  • lo SCENARIO introduce brevemente i temi affrontati nel capitolo, illustra lo stato dell’arte in raccordo con i Piani precedenti e offre un’anteprima delle traiettorie future, evidenziando anche i relativi punti di attenzione ed azioni essenziali utili a tutti gli enti
  • il CONTESTO normativo e strategico elenca i riferimenti a cui le amministrazioni devono attenersi, in termini di fonti normative con link a documenti e/o siti ufficiali e riferimenti ad attività progettuali finanziate, compresi i riferimenti agli specifici investimenti del PNRR
  • le sezioni OBIETTIVI e RISULTATI ATTESI descrivono i macro-obiettivi del Piano sul tema specifico e, per ciascun obiettivo individuano i risultati attesi (RA) e relativi target annuali, ove presenti, per il triennio 2024-2026
  • la sezione LINEE DI AZIONE ISTITUZIONALI specifica tempi e linee di azione (attività) a carico di AGID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ACN e altri soggetti istituzionali per il conseguimento di ciascun obiettivo
  • la sezione LINEE DI AZIONE PER LE PA specifica le linee di azione (attività) a carico delle diverse PA, che derivano dalle azioni dei soggetti istituzionali sopra indicati

Al fine di fornire informazioni e riferimenti operativi di supporto alle amministrazioni destinatarie del Piano sono stati inseriti due ulteriori paragrafi alla fine di ciascun capitolo:

  • Strumenti per l’attuazione del Piano: sono elencati gli strumenti collegati ai contenuti del capitolo specifico, con i link relativi (si tratta di piattaforme web, tools, linee guida, documentazione di riferimento)
  • Risorse e fonti di finanziamento: sono inseriti gli eventuali riferimenti alle risorse e fonti di finanziamento disponibili per supportare gli interventi da parte delle amministrazioni (ad esempio, vengono segnalate le opportunità di ricorrere a gare strategiche ICT, di rispondere ad avvisi e bandi pubblici e di intercettare misure PNRR di interesse)

Come per le edizioni precedenti, anche questo piano triennale rappresenta un lavoro comune in progress e, negli aggiornamenti previsti per gli anni 2025 e 2026, verranno ulteriormente dettagliate tematiche e azioni ad oggi in fase di definizione.

Scadenze Piano Triennale 2024-2026

Quali sono tutte le scadenze introdotte dal nuovo Piano Triennale per l’informatica 2024-206?

Ne parlo in questo webinar, concentrandomi in particolare sulle scadenze più imminenti (anno 2024), come sempre aggiungendo i miei commenti e le mie considerazioni personali.

Piano triennale per l’informatica 2024-2026: com’è articolato…

Il Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 è strutturato in tre parti:

Piano Triennale 2024-2026 – Componenti strategiche per la trasformazione digitale

La prima parte “componenti strategiche per la trasformazione digitale” è articolata in 2 capitoli che descrivono le leve strategiche su cui investire per accelerare il processo di trasformazione digitale delle PA, focalizzando l’attenzione su un approccio innovativo che affronti, in maniera sistematica, tutti gli aspetti legati a organizzazione, processi, regole, dati e tecnologie.

Piano Triennale 2024-2026 – Componenti tecnologiche

La seconda parte del piano è dedicata alle “componenti tecnologiche“.

Le componenti tecnologiche del modello strategico sono riportate nei capitoli (numerati da 3 a 7) su Servizi, Piattaforme, Dati e intelligenza artificiale, Infrastrutture, Sicurezza.

Il tema dell’interoperabilità diventa trasversale a tutti i capitoli ed è evidenziato in particolare nel capitolo dedicato ai Servizi.

Il capitolo “Dati” è integrato da una nuova sezione dedicata all’intelligenza artificiale.

Sono riportati alcuni principi generali che dovranno essere adottati dalle pubbliche amministrazioni e declinati in fase di applicazione, tenendo in considerazione lo scenario in veloce evoluzione.

Piano Triennale 2024-2026 – Strumenti

La grande novità di questo Piano è quella di riportare una sezione verticale, la terza, dedicata agli strumenti che le amministrazioni possono prendere a riferimento come modelli di supporto, esempi di buone pratiche o check-list per pianificare i propri interventi.

Questa sezione è destinata ad ampliarsi e ad essere sistematicamente aggiornata sul sito AGID, nelle pagine dedicate al Piano triennale.

Aggiornamento al Piano Triennale per l’informatica 2024-2026: gli 11 principi “guida”

I principi guida del Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 emergono dal quadro normativo e sono da tenere presenti ad ogni livello decisionale e in ogni fase di implementazione, naturalmente declinandoli nello specifico della missione istituzionale di ogni ente pubblico.

1. Digitale e mobile come prima opzione (digital & mobile first)

Le pubbliche amministrazioni DEVONO erogare i propri servizi pubblici in digitale e fruibili su dispositivi mobili, considerando alternative solo in via residuale e motivata, attraverso la “riorganizzazione strutturale e gestionale” dell’ente ed anche con una “costante semplificazione e reingegnerizzazione dei processi”.

2. Cloud come prima opzione (cloud first)

Le pubbliche amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano il paradigma cloud e utilizzano ESCLUSIVAMENTE infrastrutture digitali adeguate e servizi cloud qualificati secondo i criteri fissati da ACN e nel quadro del SPC.

3. Interoperabile by design e by default (API-first)

I servizi pubblici DEVONO essere progettati in modo da funzionare in modalità integrata e attraverso processi digitali collettivi, esponendo opportuni e-Service, a prescindere dai canali di erogazione del servizio che sono individuati logicamente e cronologicamente dopo la progettazione dell’interfaccia API.

4. Accesso esclusivo mediante identità digitale (digital identity only)

Le pubbliche amministrazioni DEVONO adottare in via esclusiva sistemi di identità digitale definiti dalla normativa.

5. Servizi inclusivi, accessibili e centrati sull’utente (user-centric)

Le pubbliche amministrazioni DEVONO progettare servizi pubblici che siano inclusivi e che vengano incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori, prevedendo modalità agili di miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell’utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo.

6. Dati pubblici un bene comune (open data by design e by default)

Il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e DEVE essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile.

7. Concepito per la sicurezza e la protezione dei dati personali (data protection by design e by default)

I servizi pubblici DEVONO essere progettati ed erogati in modo sicuro e garantire la protezione dei dati personali.

8. Once only e concepito come transfrontaliero

Le pubbliche amministrazioni DEVONO evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite, devono dare accesso ai loro fascicoli digitali e devono rendere disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici rilevanti.

9. Apertura come prima opzione (openness)

Le pubbliche amministrazioni DEVONO tenere conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in nei propri servizi, prediligere l’utilizzo di software con codice aperto o di e-service e, nel caso di software sviluppato per loro conto, deve essere reso disponibile il codice sorgente, nonché promuovere l’amministrazione aperta e la condivisione di buone pratiche sia amministrative che tecnologiche.

10. Sostenibilità digitale

Le pubbliche amministrazioni DEVONO considerare l’intero ciclo di vita dei propri servizi e la relativa sostenibilità economica, territoriale, ambientale e sociale, anche ricorrendo a forme di aggregazione.

11. Sussidiarietà, proporzionalità e appropriatezza della digitalizzazione

I processi di digitalizzazione dell’azione amministrativa coordinati e condivisi sono portati avanti secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e appropriatezza della digitalizzazione, ovvero lo Stato deve intraprendere iniziative di digitalizzazione solo se sono più efficaci di quelle a livello regionale e locale, e in base alle esigenze espresse dalle amministrazioni stesse, limitandosi negli altri casi a quanto necessario per il coordinamento informatico dei dati.

Al tempo stesso, le singole amministrazioni DEVONO garantire l’appropriatezza delle iniziative di digitalizzazione portate avanti autonomamente, cioè in forma non condivisa con altri enti al livello territoriale ottimale rispetto alle esigenze preminenti dell’azione amministrativa e degli utenti dei servizi pubblici.

Piano Triennale 2024-2026: hai già un software per gestirlo al meglio?

Personalmente, sono convinto che non sia più possibile pensare di gestire la redazione di un Piano Triennale per l’informatica nella PA basandosi su un documento word o di avere come unico obiettivo quello dell’adozione del documento finale.

Oggi più che mai, è arrivato il momento anche per il tuo ente di utilizzare strumenti più evoluti, come ad esempio il nostro software PianoTD, per avere il pieno controllo su task e scadenze – lasciando la creazione del documento finale (secondo quanto previsto dal FormatPT di AGID) solamente al termine della presa in carico di tutte le azioni che l’ente dovrà compiere, sulla base di quanto previsto dall’aggiornamento 2024-2026 del Piano Triennale.