Lunedì 5 dicembre 2022 ho risposto alle vostre domande ed ai dubbi più frequenti su RTD (Responsabile per la Transizione Digitale), Piano Triennale per la Transizione Digitale e più in generale sulla Transizione Digitale nella Pubblica Amministrazione.
Per una corretta interpretazione delle risposte, ti consiglio di guardare la registrazione del mio intervento (dura poco più di 1 ora).
Se invece non avessi questo tempo a tua disposizione, più in basso trovi tutte le domande (e le mie risposte) su RTD, Piano Triennale e su alcune tematiche “generali” che riguardano la Transizione Digitale della Pubblica Amministrazione.
Domande, dubbi e perplessità più frequenti sul RTD
Il Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) può essere nominato dall’organo più alto presente all’interno dell’Ente.
Sì, è obbligatorio predisporre (anche) l’Ufficio per la Transizione Digitale.
In realtà, il concetto di “Ufficio per la Transizione Digitale” nasce prima di quello legato al Responsabile per la Transizione Digitale (RTD).
No. Anche per quanto riguarda gli enti più piccoli, la figura del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) deve essere tassativamente una persona interna all’ente.
Al Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) vengono richieste alte competenze in ambito tecnologico, manageriale e di informatica giuridica.
Per poter essere nominati RTD all’interno del proprio ente è necessario essere in possesso delle competenze richieste per il Responsabile per la Transizione Digitale.
Se all’interno dell’ente non è presente nessuno con le competenze minime richieste per il Responsabile per la Transizione Digitale, situazione “classica” in cui si ritrovano gli enti più piccoli, il mio suggerimento è quello di scegliere una persona che abbia (possibilmente) un minimo di competenze informatiche e che ricopra un ruolo trasversale rispetto a tutti gli altri uffici.
La scelta di affidare l’incarico di RTD al segretario comunale viene spesso fatta quando non si è in grado di individuare una figura interna all’ente che possieda tutte le competenze richieste per il Responsabile per la Transizione Digitale.
Sì. Così come per tutti gli enti che tenuti alla nomina del Responsabile per la Transizione Digitale – così come indicato all’interno dell’articolo 2 comma 2 del CAD – anche gli ordini professionali devono nominare il proprio RTD e l’Ufficio per la Transizione Digitale.
Sì. Per un ordine professionale la figura del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD) può essere ricoperta da uno dei componenti del direttivo – facendo attenzione al turn over e, di conseguenza, mantenere una continuità alla Transizione Digitale dell’ente senza dover stravolgere le attività ad ogni cambio.
Sì. E’ obbligatorio pubblicare – e mantenere aggiornati – i dati riguardanti l’Ufficio per la Transizione Digitale e il Responsabile per la Transizione Digitale sull’IndicePA (Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi).
Dopo aver nominato l’RTD e istituito l’Ufficio per la Transizione Digitale, le prime azioni da compiere sono le seguenti.
Domande, dubbi e perplessità più frequenti sul Piano Triennale
No. Non è obbligatorio predisporre (e pubblicare) il Piano Triennale per la Transizione Digitale.
Nonostante sia quindi un’azione facoltativa, resta di fatto l’indicazione da parte di AGID per le Pubbliche Amministrazioni di “adottare” un Piano Triennale per la Transizione Digitale.
Qui trovi un documento che contiene l’elenco di tutte le scadenze previste dal Piano Triennale, oltre alle mie considerazioni su ciascuna linea d’azione.
Sì. In realtà esistono 3 modelli “standard” per la predisposizione del Piano Triennale per la Transizione Digitale.
Rispetto alle altre tipologie di enti, gli adempimenti previsti per gli ordini professionali o le società partecipate sono molti meno.
Sì. Il Piano Triennale per la Transizione Digitale riguarda anche le società partecipate pubbliche e gli ordini professionali, nonostante per queste tipologie di ente sia leggermente semplificato.
Il Piano Triennale per la Transizione Digitale è un documento strategico che può essere redatto dal Responsabile della Transizione Digitale in autonomia, non è specificato che debba obbligatoriamente essere approvato da un organo.
Tuttavia, vista l’importanza strategica e la (spesso) poca consapevolezza della parte politica rispetto la Transizione Digitale, io consiglio vivamente di portare in approvazione il documento preliminare (bozza) ed aggiornarlo almeno una volta l’anno.
Qui trovi un modello di Piano Triennale per la Transizione Digitale gratuito in linea con il FormatPT di AGID
Qui trovi invece un modello di delibera per l’approvazione del Piano Triennale per la Transizione Digitale
Con buone probabilità, nel corso del 2023 AGID metterà a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni un portale dedicato all’interno del quale ogni Ente potrà/dovrà caricare tutte le informazioni relative al proprio Piano Triennale per la Transizione Digitale.
Assolutamente si! Dovendo partire da zero, è corretto partire dall’ultimo modello di Piano Triennale per la Transizione Digitale disponibile (senza dover redigere anche tutti i piani precedenti).
Domande, dubbi e perplessità “generali” più frequenti sulla Transizione Digitale
Sì! L’art. 41 del Decreto Semplificazioni Bis ha novellato il CAD introducendo l’art. 18 bis rubricato “violazione degli obblighi di transizione digitale”.
No! Nonostante l’attenzione sia spesso focalizzata solo sul sito istituzionale, l’accessibilità riguarda ogni portale “di proprietà” dell’Ente.
Siamo a conoscenza del fatto che ad oggi persistano alcuni problemi su IndicePA, in particolare legati ad alcune tipologie di enti (come ad esempio società partecipate e ordini professionali) che appunto non sono in grado di pubblicare i propri dati.
Web Analytics Italia (WAI) è la piattaforma, GDPR compliant e completamente gratuita, promossa da AGID per monitorare le statistiche dei siti web della Pubblica Amministrazione, ottemperando alla richiesta della Linea D’azione CAP1.PA.LA01 del Piano Triennale per la Transizione Digitale 2021-2023.
Nel servizio di affiancamento al Responsabile per la Transizione Digitale, uno dei nostri compiti è la creazione del codice script da inserire nel sito, la creazione delle utenze amministrative dell’ente e la creazione del widget (oggetto) da inserire nel sito con le statistiche dell’ultimo mese.
Ulteriori informazioni le trovi qui: