Piano Nazionale innovazione 2025: sintesi per il Responsabile della Transizione Digitale

Piano Nazionale innovazione 2025: Sintesi per il Responsabile della Transizione Digitale

Con la presentazione ufficiale del 17 Dicembre 2019 a Roma, il nuovo Piano Nazionale per l’innovazione 2025 prende vita: vediamo insieme i punti cardine e le problematiche che deve affrontare il Responsabile per la Transizione Digitale.

Il Piano Nazionale Innovazione per la crescita digitale dell’Italia fino al 2025, illustrato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, fa perno su 5 pilastri:

  • democrazia
  • uguaglianza
  • etica
  • giustizia
  • sviluppo incentrato sul rispetto dell’essere umano e del pianeta

Sicuramente non sarà semplice perché pur avendo obiettivi chiari e trasversali, ci si scontrerà con la politica che dovrà trovare (tra le altre cose) risorse ingenti con il “Milleproroghe” dopo che sono saltate in Legge di Bilancio.

E’ sicuramente un piano visionario, ma non ci sono date se non quella del 2025.

Dalle parole della ministra però, possiamo estrarre un “verificheremo ogni 4 mesi l’avanzamento del piano verso gli obiettivi” che fa ben sperare su un controllo puntuale.

Piano Nazionale per l’innovazione 2025: le 3 sfide principali

La strategia di innovazione affonda le radici negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, la cui analisi ha portato all’individuazione delle 3 sfide principali:

  • la digitalizzazione della società
  • l’innovazione del Paese
  • lo sviluppo sostenibile e etico della società nel suo complesso

Ogni sfida è strutturata in tre obiettivi che si realizzano attraverso azioni concrete: le prime venti (+1) azioni di innovazione e digitalizzazione nella sezione “Piano d’azione”, rappresentano un punto di partenza (e le analizzeremo dopo le sfide).

Piano Nazionale per l’innovazione 2025, sfida numero 1: una società digitale

La prima sfida del Piano Nazionale per l’innovazione 2025 punta alla realizzazione di una società digitale, in cui cittadini e imprese utilizzano servizi digitali efficienti della Pubblica Amministrazione in modo semplice e sistematico.

Questo obiettivo si basa sulla realizzazione di migliori infrastrutture digitali, sulla valorizzazione dei dati, sulla creazione di competenze digitali, sulla radicale digitalizzazione del settore pubblico, che darà impulso anche alla trasformazione digitale del settore privato.

Ogni azione sarà guidata dai seguenti principi:

  • accelerare lo switch-off al digitale e il ridisegno dei processi di gestione ed erogazione
  • dei servizi pubblici
  • aumentare le competenze nella PA
  • collaborare con PMI e start up innovative
  • evitare di focalizzarsi su tecnologie che sono ancora immature o sono troppo vecchie
  • monitorare i risultati

I 3 obiettivi alla base della prima sfida sono:

  1. i cittadini e le imprese accedono online ai servizi della Pubblica Amministrazione
  2. il Pubblico è volano di digitalizzazione del privato
  3. il patrimonio informativo pubblico e l’utilizzo e condivisione dei dati da parte delle amministrazioni e dei privati è valorizzato e incentivato

Piano Nazionale per l’innovazione 2025, sfida numero 2: un paese innovativo

La seconda sfida del Piano Nazionale per l’innovazione 2025 propone cambiamenti strutturali per sviluppare l’innovazione nel Paese.

In particolare, vogliamo favorire la progettazione e l’applicazione di nuove tecnologie nel tessuto produttivo italiano e la crescita di settori tecnologici quali la robotica, la mobilità del futuro, l’intelligenza artificiale, la cyber security.

I principi che guideranno le azioni della seconda sfida sono:

  • collaborare con le diverse realtà locali, regionali, nazionali e internazionali, rispettando le caratteristiche uniche del nostro territorio
  • organizzare le azioni di innovazione in modo interconnesso
  • diminuire la polarizzazione tra aziende e attori che utilizzano il digitale e attori che non hanno ancora iniziato la trasformazione

I tre obiettivi alla base della seconda sfida sono:

  1. i cambiamenti strutturali agevolano e accelerano l’innovazione nell’ecosistema
  2. il potenziale innovativo delle città e dei territori è aumentato
  3. l’Italia ha infrastrutture tecnologiche capillari, affidabili, innovative e green

Piano Nazionale per l’innovazione 2025, sfida numero 3: sviluppo inclusivo e sostenibile

La terza sfida del Piano Nazionale per l’innovazione 2025 affronta un tema centrale della quarta trasformazione industriale: la sfida umana. Lavorare per un’innovazione etica, inclusiva, trasparente e sostenibile che aumenti il benessere della società è l’obiettivo di questa sfida.

Lo sviluppo delle azioni saranno guidate dai seguenti principi:

  • offrire a tutti pari opportunità di partecipazione all’interno della società digitale e tecnologica
  • garantire la trasparenza, l’etica e un positivo impatto sociale
  • tutelare la sostenibilità economica ambientale e sociale di ogni innovazione

I tre obiettivi alla base della terza sfida sono:

  1. le capacità digitali delle persone sono rafforzate
  2. lo sviluppo tecnologico etico, responsabile e non discriminatorio è garantito
  3. i cittadini sono formati per accedere ai lavori del futuro attraverso un processo di formazione continua

Piano d’azione del Piano Nazionale per l’innovazione 2025: le prime 20 (+1) azioni per trasformare il Paese

Come dicevo, il piano d’azione del Piano Nazionale Innovazione 2025 è composto dalle prime 20 azioni per trasformare il Paese.

Ogni azione è divisa in “cosa” e “come” che contengono rispettivamente, appunto, di cosa si tratta e il come affrontare l’azione.

Vediamone nel dettaglio.

01 – Una governance per l’innovazione e il digitale

Cosa: Fare squadra, compattare le risorse a livello centrale

Come: Ministro per l’innovazione come cabina di regia

02 – Identità Digitale (reloaded)

Cosa: Identità digitale unica per il cittadino, gratuita, facile da usare

Come: Rilascio ipotizzato direttamente dallo Stato come per le altre identità

03 – Un Domicilio Digitale per tutti

Cosa: Corrispondenza legale digitale

Come: registro realizzato da InfoCamere e gestito dalla presidenza del Consiglio dei Ministri

04 – IO, L’App dei servizio pubblici

Cosa: App unica per ogni tipo di servizio digitale

Come: Integrazione IO e impresa.italia.it infocamere

05 – Ristrutturazione Digitale

Cosa: Siti internet delle PA, portale di accesso dei servizi digitali

Come: Linee guida di Designers Italia

06 – Open Innovation nella Pubblica Amministrazione

Cosa: Open Innovation, porte aperte all’innovazione

Come: 10 servizi pubblici all’anno, idee di progetto, riuso

07 – Procurement semplificato per l’innovazione

Cosa: Rivalutazione del processo di investimento su prodotti e servizi digitali (troppo complesso)

Come: deroga al codice degli appalti per i servizi digitali (sotto specifiche condizioni)

08 – Intelligenza artificiale al servizio dello Stato

Cosa: Intelligenza artificiale, big data su procedimenti ripetitivi e a bassa discrezionalità

Come: Procedimenti amministrativi (giustizia): identificazione nel rispetto dei principi etici e giuridici.

09 – Dati per le città del futuro

Cosa: Dati gestiti da fornitori di servizi pubblici

Come: Obbligo ai fornitori di servizi di mettere a disposizione delle PA i dati trattati

10 – Borghi del futuro

Cosa: Innovazione per amplificare il potenziale turistico

Come: Concentrare l’innovazione in 10 borghi di test su 3 anni

11 – Innovazione bene comune

Cosa: Censimento asset innovativi (acceleratori di particelle, microscopi di precisione etc etc)

Come: Piattaforma negoziale e tecnologica per trovare lo strumento innovativo desiderato

12 – Diritto a Innovare

Cosa: Iniziative imprenditoriali innovative impedite o rallentate dalle regole e dalle norme

Come: diritto di innovare; possibilità di deroga alle regole che imbrigliano il futuro

13 – Made.IT, dall’idea all’impresa innovativa

Cosa: Aiutare innovatori nel settore AI, cyber security, robotica e mobilità autonoma

Come: 30 idee l’anno da trasformare in imprese di successo

14 – Cross-Tech hub Italia

Cosa: Creare ambienti ad alto potenziale tecnologico e innovativo (stile Sylicon Valley)

Come: creazione di hub tecnologici con partnership pubblico-privato

15 – MoonTransfer Fund & Missione Formare

Cosa: Mobilità, Robotica, AI, Cyber Security

Come: Fondo da 60 milioni di euro in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo economico.

16 – Infrastrutture digitali condivise, sicure, affidabili e green

Cosa: autonomia tecnologica Europea per il controllo dei dati

Come: 3 step. Cloud, Connettività, collaborazione europea per sviluppare infrastrutture digitali

17 – AI ethical LAB-EL

Cosa: Nuovo umanesimo dell’intelligenza artificiale, rinascimento digitale. AI sostenibile sul piano sociale, culturale e democratico

Come: Statuto etico-giuridico AI con un set di principi-guida e delle regole minime. Piattaforma di e-learning sulla AI.

18 – Il sabato del futuro

Cosa: Fare innamorare i giovani all’innovazione

Come: 10 sabati l’anno di aggiornamento per ragazzi (scuole superiori) e insegnati sui settori quali tecnologia e innovazione tenuti da professori universitari e ricercatori.

19 – Un anziano, un tablet e un sorriso per l’inclusione digitale

Cosa: Evitare il rischio esclusione degli over 65 (22% della popolazione italiana) dalla transizione digitale.

Come: Donazione tablet con app dedicate da parte di aziende private e istituzione di un esercito di volontari grazie al servizio civico digitale

20 – Repubblica Digitale: un hub di formazione sul futuro

Cosa: Combattere il divario digitale

Come: alleanza tra enti, organizzazioni pubbliche e private, cittadini basata sul comune riconoscimento di principi ed esigenze partecipando alla più grande operazione di formazione digitale collettiva del Paese.

+1 interconnessione con tutti i gruppi di interesse

“L’ultima azione l’abbiamo volutamente lasciata in bianco per dare a tutti coloro che sono interessati la possibilità di proporre un’azione o un’area di intervento che ritenete prioritaria e che ci aiuti a raggiungere entro il 2025 le sfide che ci siamo posti.”

Per ulteriori approfondimenti: