
La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è al centro delle politiche di innovazione del settore pubblico: Transizione Digitale, Responsabile per la Transizione Digitale (RTD), Piano Triennale e quadro normativo.
Digitalizzazione, innovazione, sicurezza.
Sono questi i punti fondamentali della Missione 1 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
L’obiettivo: un’Italia moderna, sia attraverso un settore produttivo più competitivo, sia grazie ad una Pubblica Amministrazione semplice ed al passo con le innovazioni informatiche.
In questo, il Governo italiano si è impegnato a promuovere una vera Transizione Digitale, con l’adozione di nuove tecnologie e investimenti importanti non solo nelle infrastrutture, ma anche nelle competenze digitali.
Per la Pubblica Amministrazione, infatti, digitalizzare significa anche ridefinire procedure, ruoli e servizi in chiave digitale per migliorare l’erogazione dei servizi al cittadino.
Se da un lato può apparire complesso, comprendere la digitalizzazione della PA è un passaggio fondamentale, in particolar modo per i dipendenti pubblici.
Ecco tutto quello che devi sapere sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione nel 2022:
- Cos’è la digitalizzazione della PA
- Cosa prevede il Piano Triennale nel dettaglio
- Ruolo, responsabilità e competenze del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD)
- Il quadro normativo
- A chi rivolgersi per velocizzare il processo di digitalizzazione
Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: tutto quello che devi sapere nel 2022
Digitalizzazione della PA: cos’è e cosa prevede
Per Digitalizzazione della PA si intende un processo, avviato sin dal 2005 e attualmente in corso, che comprende l’ammodernamento e l’aggiornamento dell’intera Pubblica Amministrazione.
Al centro, la creazione di nuove infrastrutture e strategie per semplificare accesso, gestione e sicurezza delle informazioni, a vantaggio del cittadino, di enti pubblici, scuole, Regioni, Province e Comuni.
Gli step della Transizione Digitale ad oggi
Il processo di Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha avuto inizio con la pubblicazione del DL 72/2005, denominato CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e da tutte le sue modifiche successive negli anni.
La nascita nel 2012 di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), l’agenzia preposta al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale europea (2010) e, nel 2015, della “Strategia per la crescita digitale 2014-2020” di cui l’Italia si è dotata, ha dato una svolta al percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Nel 2017 viene ideato il “Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione” per dare applicazione alla Strategia, aggiornato poi nel 2019, nell’agosto 2020 e, infine, nel dicembre 2021.
Il Piano Triennale, come vedremo più avanti, collima con tutte le attività previste dalla Missione 1 del PNRR.
(clicca qui per approfondire le differenze tra Piano 2021-2023 e 2020-2022)
Digitalizzazione della PA: gli investimenti previsti dal PNRR
Le risorse complessivamente destinate alla Missione 1 corrispondono a 46,3 miliardi di euro, cioè al 20,7% delle risorse totali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Segue un breve specchietto delle principali aree interessate e gli investimenti relativi a competenze e innovazione tecnologica:
- Investimento in capitale umano per rafforzare l’Ufficio del Processo e superare le disparità tra tribunali – € 2.268.050.000
- Servizi digitali e cittadinanza digitale – € 2.013.000.000
- Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud – € 1.000.000.000
- Infrastrutture digitali – € 900.000.000
- Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance – € 734.200.000
- Dati e interoperabilità – € 646.000.000
- Cybersecurity – € 623.000.000
- Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali – € 611.200.000
- Competenze: Competenze e capacità amministrativa – € 489.900.000
- Competenze digitali di base – € 195.000.000
Digitalizzazione della PA: cosa prevede il Piano Triennale nel dettaglio
Il Piano Triennale per la digitalizzazione della PA è lo strumento individuato per promuovere il processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana.
A partire dall’ultimo aggiornamento del 10 dicembre 2021, il titolo del Piano Triennale è stato completato con la dicitura “Aggiornamento 2021-2023”, lasciando presagire che ogni anno, presumibilmente a dicembre, verrà pubblicata una nuova versione aggiornata.
L’attuale Piano Triennale, che mantiene pressoché immutato lo schema del precedente (2020-2022), è così composto:
- PARTE I – IL PIANO TRIENNALE: è composta da Executive summary (con ovvi richiami al PNRR, alla strategia Italia digitale 2026 e all’art. 18-bis del CAD), dalla strategia nazionale e dai principi guida del piano stesso.
- PARTE II – LE COMPONENTI TECNOLOGICHE: sulle componenti tecnologiche trattate in maniera approfondita nei primi sei capitoli del Piano.
- PARTE III – LA GOVERNANCE: suddivisa in 3 capitoli che descrivono la governance da attuare per la trasformazione digitale del Paese e le azioni in carico alle amministrazioni.
(clicca qui per approfondire le differenze tra Piano 2021-2023 e 2020-2022)
Digitalizzazione della PA: il ruolo del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD)
All’interno dei Piani Triennali finora pubblicati viene più volte fatto riferimento alla figura del Responsabile per la Transizione Digitale (articolo 17 del Codice dell’amministrazione digitale – Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82).
Il Responsabile della Transizione al Digitale (RTD) è la figura dirigenziale, all’interno della PA, che ha il compito di garantire operativamente la trasformazione digitale dell’amministrazione, coordinando lo sviluppo dei servizi pubblici digitali e l’adozione di nuovi modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.
Il Responsabile per la Transizione Digitale deve essere preposto a un ufficio dirigenziale di livello generale (amministrazioni dello Stato) o non generale (altre amministrazioni).
La Circolare n. 3/2018 ha stabilito però che, laddove non siano previste posizioni dirigenziali, le funzioni per la transizione al digitale possano essere affidate a un dipendente in posizione apicale, o in alternativa, a un titolare di posizione organizzativa.
Digitalizzazione della PA: normativa
- CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale: riunisce e organizza le norme riguardanti l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione nei rapporti con i cittadini e le imprese del territorio nazionale. (Istituito: Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82; modificato e aggiornato nel Decreto legislativo 13 dicembre 2017, n. 217)
- Legge di bilancio 2020 e Decreto-legge n. 162 del 2019
- Decreto Cura Italia (DL n. 18/2020), poi Legge n. 27/2020
- Decreto Legge n. 76/2020
- Decreto Legge n. 77/2021
- Decreto Legge n. 34/2020 (cd decreto Rilancio)
- Decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22
Digitalizzazione PA: a chi rivolgersi?
Puoi accelerare la digitalizzazione del tuo Ente attraverso un servizio a supporto del Responsabile per la Transizione Digitale.
Come già evidenziato, l’aggiornamento del Piano Triennale è ormai a cadenza annuale, rendendo così indispensabile organizzare la stesura del piano velocemente. senza commettere errori e prima di trovarsi con tonnellate di adempimenti da completare.
Transizione Digitale è il servizio di affiancamento al Responsabile per la Transizione Digitale che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato, grazie ad incontri pratici e veloci, anche se non hai mai affrontato prima una pianificazione strutturata.
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